16 GIUGNO 2017
Bury The Machines è il progetto del one man band John E. Bomher. Alle spalle ha già un full length, “Barbwalker”, del 2016, e il suo ultimo lavoro è l’EP “Wicked Convenant”, di solo tre tracce,.
La musica di Bury the Machines è tutt’altro che allegra. Lo si può sentire in tutti pezzi di questo EP. La musica qui è come un peso, opprimente e oscura. I temi
sono controversi, la voce è quasi demoniaca.
Beneath my Wrath è la prima canzone, di ben 11 minuti, e introduce benissimo alle altre successive due.
Le chitarre sono cupe, e accompagnano la voce clean che
sovrasta lo scream di sottofondo. Dopo circa due minuti il ritmo aumenta, le chitarre ora sono quasi da black metal.
A Victim’s Tears è la seconda traccia di Wicked Convenant; l’inizio è più
doom della precedente e nessuno scream sotto la voce clean. Anche questo pezzo abbastanza lungo, di 6 minuti, ma meno oscuro del precedente.
La batteria non occupa un posizione importante in questo brano, ma si fonde perfettamente con l’atmosfera che creano gli altri strumenti.
Chiude l’EP Waterweapon, a mio parere la migliore dell’album e la più malinconica e triste. Inizia con un giro di chitarra accompagnato dalla voce in clean,
che creano un’atmosfera cupa e decadente, fino al secondo minuto, dove la voce di Bomher esplode, così come la batteria, che prima era in armonia con la chitarra, creando un vortice di
emozioni e sensazioni, che ci avvolgerà e ci trascinerà con se per tutti i nove minuti del pezzo.
Tirando le somme “Wicked Convenant” promette bene e fa sperare in un full ancora migliore di questo EP.
Peppe Sorrentino
75/100
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