29 AGOSTO 2017
Band: Arkana Code
Album: Brutal Conflict
Data di pubblicazione: gennaio 2017
Genere: Death Metal - Progressive Death Metal
Label: Metal Scrap Records
Line-up:
Francesco Torresi – voce
Paolo Ponzi – chitarra
Luca Natarella – chitarra
Giusy Bettei – basso
David Folchitto – batteria
Tracklist:
1. Intro
2. Violent Human Corruption
3. Oppressor of Darkness
4. Escape from my Mind
5. Tortured by my Mind
6. Mutilated Reality
7. Dismember the Control
8. The Holocaust Horde
9. Mortuary March
10. Psychiatric Kingdom
11. Astral Illusion
Gli Arkana Code, nati dalle ceneri degli Urdagtyr, nel 2008, debuttano con ‘Galleries of the Absurd’nel 2010. Sette anni dopo, con una nuova line-up ed un nuovo lavoro, tornano più decisi che mai
per la label Metal Scrap Record. “Brutal Conflict”, è il loro ultimo album, nel quale si narra della scoperta di un segreto codice antico contenente testi decrittati, narrando di una civiltà
ancestrale, spietata e popolata da persone che non sanno pensare. In realtà questa concezione è la trascrizione di alcune condizioni reali, di cui il gruppo ne diventa prosatore. Death metal
ossessivo, tecnico e caratterizzato da uno stile del tutto personale.
Il blando intro onirico, avvolto da un alone misterioso, accompagna alla prima traccia “Violent Human Corruption” il cui un death molto oscuro, crea un brano corposo e rabbioso nel quale chitarre
e ritmica non cessano nell'invadenza sonora creando un sottofondo musicale al vocalizzo che si avvale del timbro corposo facendo si che l’atmosfera del brano risulti tormentoso, creando un pezzo
indiscutibilmente interessante. La seconda traccia, “Oprressor of Darkness” procede sulla stessa linea stilistica, così come “Escape from my Mind”, brutalità e tecnica con tanta bravura da parte
dei nostrani musicisti.
La quinta traccia, “Tortured by my Mind”, risulta essere più equilibrata e discreta nella sua musicalità e nel suo dinamismo, la velocità, rispetto ai brani precedenti, si trasforma pur rimanendo
un pezzo selvaggio e brutale. Una sorta di pausa per tornare con “Mutilated Reality”, la sesta composizione dell’album, con la furia violenta e ritmo compresso.
Si passa a “Dismember The Control“, un amalgama prepotente, violenta e possente, in cui le chitarre risultano essere aguzze e non s’interrompono nel colpire con la loro espressività regalando
anche una punta di melodia.
Ottavo brano, “The Holocaust Horde”, cadenzato da ritmica possente, la voce vigorosa e le chitarre energiche.
Con “Mortuary March”, la nona traccia, gli Arkana Code non abbandonano la loro linea stilistica, di fatti l’album prosegue senza perdere il mordente risultando costante senza mai annoiare.
La decima traccia, “Psychiatric Kingdom”, oltre ad essere il brano che preferisco dell’intero disco, è il concentrato dello stile molto personale di questa band, rimanendo si death nello stile,
ma con linee sonore parallele che arrivano ad invadere il metal classico rivisitato in chiava progressiva.
Chiude questo album la decima traccia, ”Astral Illusion”, brano in cui la voce oscura è sostenuta nella sua totale espressività dalla cornice musicale che risulta a tratti quasi epic. Ogni brano
in “Brutal Conflict”, è una storia personale, con un orrore astratto. Anacronistico, misterioso, antico, con una trasposizione ai nostri giorni e nella nostra esistenza poiché l’orrore, come le
paure, fanno parte incondizionata della nostra mente. “Brutal Conflict” è un album di buon livello e multiforme suonato con più che apprezzabili doti tecniche.
Arkana Code promossi!
Disco
consigliato ai fan di Carcass, Children Of Bodom, Obscura, Arch Enemy e Death.
Valeria Campagnale
80/100