Fractal Cypher - The Human Paradox (2016 - autoprodotto)
Canada. Progressive.
Pensare ad un genere musicale Rock che meglio identifica il paese della foglia d'acero, significa indirizzare la propria mente ai Rush, ai Saga ma anche al Thrash più tecnico e ''Prog'' di Annihilator ma soprattutto Voivod.
Il Canada, un grande paese che cresciuto musicale all'ombra dello Zio Sam, una cosa inevitabile certo ma che i canadesi hanno saputo rimodellare a modo loro, prendendo spunto dai cugini e riproponendo il tutto attraverso un approccio più sperimentale e ricercato.
Da questa enorme landa di ghiaccio e foreste arrivano i Fractal Cypher (Montreal, Quebec), una band giovane nata verso la fine del decennio scorso che approdata immediatamente al traguardo del primo disco ufficiale, ''The Human Paradox'', uscito lo scorso 7 settembre sul mercato e prodotto da Chris Donaldson, già all'attivo con Cryptopsy e The Agonist.
Già dalla suggestiva copertina si può intuire cosa i nostri vogliano proporci a livello musicale: degli scacchi piazzati su una scacchiera in un contesto naturale caratterizzato da colori caldi accesi.
Siamo dalle parte del Progressive Power di matrice euro-americana che strizza l'occhio a band come Kamelot, Symphony X,Dream Theater, Pagan's Mind e Circus Maximus ma che viene filtrato dalla band attraverso un approccio personale, o quasi.
Dunque ci ritroviamo ad ascoltare pezzi (che superato tutti i 4 minuti) come ''Shining A while'' che fanno della melodia un elemento importante, oppure ''Lost'', pezzo dai connotati tipicamente Prog Metal datato Terzo Millennio caratterizzato da un ampio uso di tastiere e batteria triggerata.
Il ''Paradosso Umano'' dei Fractal Cypher riesce a far felice qualsiasi fan (e la sottoscritta) del genere Prog e Power anche se comunque c'è da lavorare di più sull'arrangiamento.
I nostri hanno talento e questo si nota perchè comunque i pezzi sono godibili, ma manca quel modo personale di porsi che gli potrebbe permettere di fare il cosiddetto ''salto di qualità''. Questo non è un obbligo ma potrebbe essere un buon inizio per poter dire qualcosa veramente in un panorama come quello Prog attuale ormai saturo di virtuosismi simil- Dream Theater e compagnia.
Siamo comunque al primo disco e ancora c'è tempo per migliorare alcune cose.
Tracklist:
1.Lost
2.Endless Circle
3.Shining A While
4.Prison Planet
5.Imminent Extinction
6.Final Abode
7.Awakening
8.Idle Words
9.The Ghost Of myself
Sonia Giomarelli
70/100