21 FEBBRAIO 2019
Band: Perpetual Fate
Titolo: Cordis
Genere: Alternative/Melodic Metal
Label: Revalve Records
Data pubblicazione: 7 dicembre 2018
Tracklist:
01 Rabbit Hole
02 Enslavement
03 Smothered
04 The Path (I See You)
05 Cannibal
06 Mark Any Youth
07 Rainfall
08 The Land
09 Eternal Destiny
10 When They Cry
11 A Word Between You & Me
Line up:
Maria Grazia Zancopè - Vocals
Gianluca Evangelista - Guitars
Massimiliano Pistore - Guitars
Diego Ponchio - Bass Guitar
Marco Andreetto - Drums
I Padovani Perpetual Fate, sono una band alternative melodic metal nata nel 2016 che in breve tempo è stata pronta per il rilascio dell’EP “Secret”, mentre lo scorso anno, ha pubblicato l’album di debutto “Cordis”, con l’etichetta Revalve Records, e contenente undici brani decisamente interessanti.
“Rabbit Hole” apre questo album, un pezzo che riesce a catturare l’attenzione per la melodia di fresco rock accattivante.
“Enslavement”, con una buona dose di supporto elettronico, rimane più o meno simile al brano precedente e con una linea vocale molto più ammaliante.
La presenza di chitarre più heavy, regalano al pezzo successivo “Smothered” un’aria più energica, guizzi luminosi che ravvivano il brano, di base melodico, caratterizzato dalla voce sempre carezzevole di Maria Grazia Zancopè.
Più tranquillo è “The Path (I See You)”, brano ben strutturato ma forse l’unico pezzo che onestamente coinvolge di meno.
Con “Cannibal” si ha un inizio pacato, quasi sottotono, che esplode poi in graffianti chitarre e ottima ritmica, con un ritornello che riesce a restare impresso fin dall’inizio, il tutto accompagnato un buon mood ed un sound intrigante.
Ancora ottime chitarre per “Mark Any Youth” che abbinate alla voce ed alla sezione ritmica, regalano un brano decisamente buono.
“Rainfall” è un carezzevole pezzo in cui la band riesce a regalare un’atmosfera coinvolgente sia per la struttura musicale del brano, sia per la maestria in cui rabbia e dolcezza riescano a coesistere in una sola canzone.
DI tutt’altro impatto è la fantastica “The Land”, che vede ospiti Michele Guaitoli e Marco Pastorino (Temperance), un brano veramente potente, ottimo pezzo metal, che vede protagonisti cori e grandi chitarre.
Molto più eterea è “Eternal Destiny” che si potrebbe accostare ad un metal sinfonico, le melodie non abbandonano e ci si lascia trasportare dolcemente dalla voce sempre ineccepibile.
Con “When They Cry”, penultimo brano, la band ritorna a sonorità più veloci e più rock.
Chiude l’album la semi-melodica “A Word Between You & Me”, altro brano suggestivo in cui la complessità musicale è delicata e piacevole.
Bravi Perpetual Fate, un album di debutto convincente che riesce a coinvolgere anche emotivamente, con una musica elegante nel suo altalenarsi tra soft e grinta, tra dolcezza e rabbia.
Valeria Campagnale
75/100