ll progetto Tantanu' nasce nel 2015 per iniziativa di Sigurd; successivamente ne entrano a far parte Lilith e Mithrandir.
La peculiarità di questo progetto è che i tre musicisti si trovano in diverse parti d'Italia dove registrano le parti del brano che poi vengono assemblate.
Inoltre vede la collaborazione di Mark 'Bestia' Dal Pastro alla batteria e di Edoardo Napoli (collaboratore di Insane-voices-labirynth tra l'altro) alla seconda chitarra.
Sveliamo ora i tre brani che siamo stati in grado si ascoltare contenuti nell'EP in lavorazione presso gli EPN Studios (di Edorado Napoli).
The Day I Die: Inizio lento e minaccioso poi un'urlo disumano, i ritmi sono cadenzati, si sente la batteria che colpisce, la voce è filtrata e ben si mischia con la struttura del brano, si sente in sottofondo di tastiere, le chitarre forse sono un pò basse, a metà brano ci sorprende la voce femminile melliflua e delicata, man mano che procede il pezzo i ritmi sono sempre più serrati la velocità aumenta la durata della traccia supera i sei minuti ma tanti sono i cambi e le dinamiche di questa canzone che il tempo non conta più.
Anger and Pain: un'arpeggio di chitarra esce dalle casse dello stereo, come un tocco leggero, la voce nuovamente filtrata riecheggia e sovrasta tutto il comparto sonoro, ma ad un certo momento la chitarra come una mannaia divide il brano, ora é una voce femminile accompagnata da una musica nostalgica ma non triste, poi l'avvento della voce maschile pulita.
Poi la musica cambia nuovamente la voce filtrata, maligna e crudele.
The Gray: l'inizio sembra quello delle musiche New Age sinth a josa, si parte con chitarra e voce cattiva, la batteria è un mortaio colpisce forte, la chitarra rimane sempre un po' sottotono, mentre batteria voce e sinth sono davvero ben equilibrate e creano un muro sonoro davvero importante, poi come inizia finisce sempre con il sinth...
Cosa si può dire del progetto Tantanù? I protagonisti sono davvero degli ottimi musicisti, i tre pezzi sono godibili e ben prodotti, peccato siano solo tre.
Comunque questo prodotto è assolutamente indicato a chi cerca un'approccio più ampio alla musica dove il metal è una parte di questo progetto non è l'assoluto.
In un campo dove ormai il metal è così "blindato" e a volte monotono, i Tantanù sono le mosche bianche, io credo nella band e, per questo, aspetto un loro lavoro completo.
Igor Gazza
77/100