2 FEBBRAIO 2018
01 - Buio Scarlatto
02 - La Casa dalle Cento Finestre
03 - Preludio alla Morte part.1
04 - Preludio alla Morte part.2
05 - Monia
06 - Nel Bosco di Notte
07 - Quieta non Movere
08 - La Stanza delle Mantidi Nere
09 - Lugubria
10 - Finale
LUKE WARNER:
Lead vocal, computer programming, Sound devices, Theramin, first mixing
TRIPLAX:
Songwriter, sound devices, musical monitoring
DENNY Z:
Computer programming, keyboards
ANDREA BINATTI:
Bass
ANTER VUD:
Guitar on Lugubria
ANTONY CREPALDI:
All guitars tranne LUGUBRIA
Uscito oggi 2 febbraio 2018, il nuovo album dei Barafoetida, intitolato “Buio Scarlatto”, registrato nei Mukele M'Bembe studios. L’ album contiene due brani che fanno parte della colonna sonora di “Cripte”, ultimo lavoro di Fabrizio Spurio.
La band, forte della passione per la musica dark anni ’80, con questo nuovo lavoro propongono una concezione più matura della loro musicalità, proponendo un sound più nutrito, fatto di esperienza e perfezionamento.
Già con la title track “Buio Scarlatto”, che apre questo album, si capisce che qualcosa è maturato all’interno del gruppo, un brano delicato e pieno di sonorità cupe e ben elaborate.
Il brano “La Casa dalle Cento Finestre”, l’abbiamo già incontrato nella recensione di “Cripte”, la colonna sonora del film del regista Spurio.
“Preludio alla Morte”, traccia divisa in prima e seconda parte, risulta un brano arioso ed armonioso per diventare opprimente e schiacciante.
Molto delicato il successivo brano “Monia”, venato di lounge music, con il risultato di creare un’atmosfera soft e morbida, forse un po’ lontana dall’immagine del gruppo ma che riesce ad offrire un ottimo risultato, mostrando un lato atipico dei Barafoetida.
Con “Nel Bosco di Notte”, i Barafoetida sperimentano, miscelano e regalano un ottimo brano ambient e psichedelico, dando l’impressione di avventurarsi davvero in un viaggio notturno.
“Quieta non Movere” è la seconda traccia che appare nella soundtrack di cui abbiamo parlato.
“La Stanza delle Mantidi Nere”, brano interessante ed anch'esso sperimentale, è un pezzo che si basa su un gioco musicale tra synth e ritmica, così come la successiva traccia “Lugubria“, che ci delizia con note tipicamente dal sapore anni ottanta.
Gran chiusura con “Finale”, pezzo complesso e multiforme, un brano dal ritmo tribale che combina vari generi, risultando gradevole ed orecchiabile.
Bravi i Barafoetida, che con “Buio Scarlatto” si ripropongono con un album che riesce a sorprendere piacevolmente. La band si è rimessa in gioco, trovando la strada giusta da percorre e, per chi li ha apprezzati con il precedente lavoro, con quest’ultimo li continuerà a seguire.
Valeria Campagnale
80/100
7 GENNAIO 2018
IN OCCASIONE DELL'USCITA DEL FILM HORROR ''CRIPTE'', DI FABRIZIO SPURIO, PREVISTA PER IL 2 FEBBRAIO 2018, VI PRESENTIAMO IN ANTEPRIMA LA RECENSIONE ALLA COLONNA SONORA DEL SUDDETTO, COMPOSTA DAI BARAFOETIDA.
IL SECONDO BRANO E' AD OPERA DI FRANK BLACKLAKE.
01 – Preludio
02 - In To Misery And Bloodshed (di Frank Blacklake)
03 - Quieta non Movere
04 - Azathot
05 - La Casa dalle Cento Finestre
06 - Do My Way (instrumental version)
07 - R' lyeh
08 - Love Never Dies (instrumental version)
09 - Finale
LUKE WARNER:
Lead vocal, computer programming, sound devices, theremin, first mixing
TRIPLAX:
Songwriter, sound devices, musical monitoring
DENNY Z:
Computer programming, keyboards
ANDREA BINATTI:
Bass
ANTER VUD:
Guitar
ANTONY CREPALDI:
Lead guitars
Torna, come annunciato i mesi scorsi, la band italiana Barafoetida insieme a Frank Blacklake, questa volta con una colonna sonora intitolata “Cripte”, che verrà pubblicata il 2 febbraio 2018.
“Cripte” dimostra le ottime capacità compositive del gruppo, che ci presentano una colonna sonora matura e completa, nel quale si evincono le propensioni per l’horror e la musica dark wave, proponendo un lavoro incentrato su queste due linee musicali, in otto dei nove brani.
È proprio grazie alle tematiche horror, che i Barafoetida stringono una collaborazione con il regista horror Fabrizio Spurio, titolare della Gore Production.
Tre dei brani di questo album, “Quieta non Muovere”, “La Casa dalle Cento Finestre” e “Finale”, sono contenuti nel nuovo album “Buio Scarlatto”, ultimo lavoro dei Barafoetida, in uscita sempre il 2 Febbraio.
La colonna sonora si apre con “Preludio”, brano che spalanca le porte su questo lavoro, creato da note elettroniche e di una quiete assoluta e che anticipa il bellissimo brano di Frank Blacklake "In To Misery And Bloodshed”.
(Francesco Lagonigro: 36 anni nato a San Severo provincia d Foggia, vive da sempre x la musica, appassionato di qualsiasi genere ma in particolare d rock, metal e pop. E' membro di 3 gruppi musicali come cantante.
Questa seconda traccia, è un richiamo, rivisitato, alla dark wave anni ottanta e nel quale Frank Blacklake riesce a tramettere una malinconia cupa ed elaborata.
“Quieta non Movere”, che come anticipato, è una delle tre tracce inclusa in “Buio Scarlatto”, è un brano con un’intro molto dolce, con un’atmosfera ariosa che rimane tale per l’intero pezzo, dove le tastiere si esprimono in modo totale.
“Azathot”, il dio cieco di Lovecraft, che gorgoglia e bestemmia al centro dell'Universo, è invece una traccia più ambient, nella quale tuoni si mischiano a porte che si schiudono ed un ritmo secco guida un’inquietante suspance.
“La Casa dalle Cento Finestre” secondo brano incluso in "Buio Scarlatto". In questa tracciasi respira la malignita', tra suoni minacciosi e risate quasi cattive.
“Do My Way (instrumental version)” è un nostalgico tuffo nelle sonorità dark elettroniche degli anni ottanta, ovviamente rivisitate in chiave moderna.
“R' lyeh”, città cadavere immaginaria nel mondo narrativo di Lovecraft, ed è esattamente l'astratto che si respira in questo bellissimo brano, di una pacatezza assoluta, nel quale ognuno può immaginare e per riprendere Lovecraft: “che sa di sfere e dimensioni diverse dalle nostre".
“Love Never Dies (instrumental version)” brano in cui la music techno ambient e quella dark, riescono a mescolarsi tra loro in perfetta simbiosi.
“Finale”, terza traccia che fa parte di "Buio Scarlatto" è raffinatamente strutturata, ansiogena e perfettamente in tono con il resto dell’album, in cui il fattore suspance risulta sempre in primo piano.
Per concludere, i Barafoetida con “Cripte”, hanno raggiunto la loro stabilità musicale e la equa solidità in una soundtrack che verrà apprezzata dagli amanti dell’horror, degli stati d’animo in sospeso e dell’elettronica dark anni ottanta. Da febbraio sarà disponibile in ventotto piattaforme digitali.
Valeria Campagnale
80/100