19 AGOSTO 2017
Band: Bluedawn
Titolo: Edge of Chaos
Genere: Heavy Metal
Label: Black Widow Records
Anno di pubblicazione: 2017
Tracklist:
01.The Presence
02. Sex
03.The Perfect Me
04.Serpent’s Tongue
05.Dancing on the Edge of Chaos
06. Wandering Mist 07. Black Trees
08.Burst of Life
09. Sorrows of the Moon
10. Baal’s Demise
11. Unwanted Love
Lineup:
Monica Santo - Voce
Enrico Lanciaprima - Basso e Voce
Andrea Di Martino - Batteria
Andrea "Marty" Martino - Chitarre
I Bluedawn nascono nel corso del 2009 da un'intuizione di Enrico (basso) e Andrea (batteria). A loro si aggiungono nel corso del 2009 Monica alla voce e Paolo alla chitarra.
La band ha alle
spalle due album “Blue Dawn” del 2011 e “Cycle Of Pain” del 2013 a cui si aggiunge quest’ ultimo “Edge Of Chaos, tutti e tre per l’etichetta Black Widow Records.
Undici I brani contenuti in “Edge Of Chaos” dei quali, una cover di “Sorrows Of The Moon” dei Celtic Frost, due gli ospiti: Matteo Ricci, ex Malombra e niente di meno che Freddy Delirio dei Death
SS.
I Blue Dawn sono composti dalla vocalist Monica Santo, dalle chitarre di Andrea “Marty” Martino e dalla sezione ritmica con il bassista/vocalist Enrico Lanciaprima e dal batterista Andrea Di
Martino.
La band è una miscela di rock anni settanta, doom, progressive, musica sperimentale ed elettronica, impossibile non sentire l’influenza di band come Roxy Music in quest’ultima
influenza.
Ciò che mi piace di questo album è l’orientamento verso la musica dark e le attinenze con il misticismo.
È “Presence”, ad aprire l’album, un alone di ambiguità leggiadra pervade l’intero intro.
La seconda traccia, “Sex (Under A Shell)” è basata su un duetto tra voce maschile e quella femminile.
“The perfect me”, terza traccia dell’album, si avvale di un suono che riesce a distinguersi dagli altri brani che compongono l’album e nel quale la voce di Monica Santo, raggiunge linee
acute.
Quarta traccia, “Serpent’s Tongue”, è un brano più particolareggiato nel quale la musica elettronica risulta molto evidente.
Si passa poi a “Dancing On The Edge Of Chaos”, una ballad, formata da duetto vocale, che punta sull' emozionalità che riesce a trasmettere.
“Wandering Mist”, aria intima e tendente al tetro mondo sempre nell’ombra ma costantemente presente in ognuno di noi.
Settima traccia, “Black Trees”, è un brano dalla sonorità quasi epica, musica veramente molto bella, ben suonata ed interessante, che fa da contrapposto alla parte vocale che appare un po’ troppo
“costretta”.
L’ottavo brano, “Burst Of Life” è forse il brano migliore di tutto l’album. Una composizione talmente perfetta e notevole che non può e non deve passare inosservata. Uno di quei brani che si
avvale dell’esperienza di questi musicisti maturata negli anni e della loro vena creativa.
Il nono brano, “Sorrows of the Moon”, segue più o meno la linea del brano precedente ma non riesce a reggerne il confronto pur essendo un godibile brano.
“Baal’s Demise” l’apprezzo per la sua ispirazione punk nell’intro che ammetto, mi ha illusa per un poco, poiché questa direzione svanisce nel resto del brano.
A terminare l’album, “Unwanted Love” che continua a seguire la musicalità delle altre tracce.
Per concludere posso dire che “Edge of Chaos” è un ottimo disco con l’unica pecca nel cantato in alcuni punti dell’album e che, probabilmente, non rende giustizia al contesto musicale che
contrariamente è davvero eccellente.
Valeria Campagnale
75/100