11 FEBBRAIO 2019
Artista: Kory Walt Blek
Titolo: Moon
Genere: Rock
Data pubblicazione: 18 ottobre 2018
Tracklist:
01 – Moon Ouverture
02 – Everyday
03 – The Last Time
04 – In the End
05 – I’m Learning
06 – Do you Cry
07 – My Reason Why
08 – All That you Do
09 – Magic World
10 – In a Dream
11 – My Moon
12 – Moon Symphony PT.1
13 – Moon Symphony PT.2
14 – Moon Symphony PT.3
Kory Walt Blek, pseudonimo per il poli-strumentista italiano Corrado Carano, torna con il terzo lavoro “Moon”, un album che contiene musicalità che spaziano dal pop elettronico, all' alternative e progressive rock, fino alla musica classica.
Le tematiche trattate sono incentrate sull’amore, visto come legame tra essere umani ed il mondo stesso.
Quattordici i brani contenuti, nei quali è facile immergersi in un’atmosfera di assoluta irrealtà, come nell’opener “Moon Ouverture” che ci accompagna con eleganza a “Everyday”, dal sound pop tipicamente inglese ma che riesce a moderare e stemperarne i toni, regalandoci un brano allegro e non scontato.
Atmosfera tra world e pop elettrico nell’interessante brano successivo “The Last Time”, in cui le sonorità fluttuanti e le voci femminili, che in realtà troviamo nell’intero lavoro, riescono a trasportare in una dimensione parallela.
Cupo il brano che segue, “I’m Learning” mi ricorda le sonorità de The Cure, con un buon basso e un mood davvero atipico, uno dei miei brano preferiti in questo “Moon”.
“Do you Cry”, un brano decisamente più rock, un mix tra elettronica e chitarre, con un ottimo assolo, mentre il rock si fa indie per il seguente pezzo “My Reason Why”.
“All That You Do” è un pezzo acustico che gioca tra il pop ed il folk creando una ballad.
“Magic World” mette allegria con le sue note positive, un sound anni settanta, bei cori e atmosfera che riporta a quella parte di America scanzonata che mi piace tanto. Bel pezzo davvero. Da qui in avanti, “Moon” si fa più serio, diventando un tumulto di musica classica, infatti troviamo “In A Dream”, che oltre ad essere un brano assolutamente piacevole, termina con il suono dei violini che vanno ad aprire “My Moon”, musica divisa in tre parti. La prima vede protagonista il piano che si intreccia con synth e nel suo crescendo, termina con buon riff chitarristico. La seconda appare come una marcia accompagnata da un coro, mentre la terza, si fa ancora più seria grazie ad una musica orchestrale, canto e cori.
Sono rimasta incantata da tanta bellezza e talento, “Moon” è veramente un lavoro particolare e affascinante che porta a vivere momenti allegri a momenti onirici e sempre con la consapevolezza che la musica riesce a trasportare la nostra mente ovunque si voglia.
Questo ultimo lavoro di Kory Walt Blek è da assaporare in ogni suo minuto per poterlo vive a fondo ed apprezzarne le mille sfaccettature.
Valeria Campagnale
80/100