Bastian
Etichetta Sliptrick Records
Data di pubblicazione 28 febbraio 2017
Tracklist:
0
1.Goodbye to My Room
02.Midsummer Night’s Dream
03.Writing My Rock and Roll
04.TheKite
05.Jasmine & Sebastien
06.Moth Woman
07.Warrior Friend
08.Dreamer
09.Rock Age
10.Little Angel
11.Spirit With the Hatchet
12.Poor Town
13.The Demon Behind Me
14.Jasmine & Sebastien
Line up:
Apollo Papathanasio – Voce
Sebastiano Conti – Chitarre
Vinny Appice – Batteria
Corrado Giardina – Basso
I Bastian sono gruppo internazionale di rock metal nato da un’idea del chitarrista Sebastiano Conti, nel 2003 in Sicilia. Nel loro album di debutto,"Among my Giants"
la band ha avuto come ospiti nomi internazionali del mondo rock e metal come Michael Vescera e Mark Boals (entrambi ex Malmsteem, Vinny Appice (ex Dio, Black Sabbath, Thomas Lang (Paul Gilbert,
Glenn Hughes) e John Macaluso (ex Riot, Tnt, Malmsteen.)
Nel 2016 (ancora una volta con la collaborazione di Michael Vescera e John Macaluso), che ci ha sorpreso con il loro secondo album intitolato "Rock of Daedalus',
omaggio ai musicisti che ama Sebastiano Conti intrecciando esperienze personali ed i suoi gli interessi.
Ora i Bastian sono tornati con il terzo album intitolato “Back To The Roots”, pubblicato via Sliptrick Record ed abbraccia un sound energico, legato agli anni
settanta, suonato da Sebastiano Conti sulla chitarra, Vinny Appice alla batteria Apollo Papathanasio alla voce e Corrado Giardina al basso.
Un percorso musicale che attinge dalle radici, citando il titolo del disco, che hanno influenzato maggiormente Conti nel suon percorso artistico.
Quattordici brani
che conservano una musicalità classica che si può ascoltare già nella prima traccia 'Goodbye My Room'.
Segue la bellissima “Midsummer Night’s Dream” con un sound molto legato ai Led Zeppelin, mentre “Writing My Rock and Roll” riprende uno stile più vicino agli anni
ottanta con distorsioni di chitarre.
“Jasmine & Sebastian”, è una track semiballad alla quale ha partecipato Tracey Amos, ex corista dei Guns ‘N’ Roses . Il brano è ripreso alla chiusura del
disco.
“The Kite” è nuovamente molto più ispirata alle sonorità Zeppeliane.
Puro hard rock in “Moth Woman” e “Warrior Friend”, mentre più sperimentale è la traccia “Dreamer” con un tocco di sonorità progressiva.
“Rock Age” si apre con un intro di batteria che apre lo sfogo musicale degli altri strumenti.
“Little Angel”, brano acustico in cui la voce di Papathanasio offre all’ascoltatore tonalità che si fanno apprezzare maggiormente, ammirando appieno il talentuoso
cantante.
Con “Spirit With the Hatchet” l’album ritorna ad essere più pesante, e prosegue nello stesso tono in “Poor Town”.
La band arriva a toccare le sonorità tipiche dei Black Sabbath con “The Demon Behind Me”.
“Back To The Roots” riporta i Bastian al centro dell’attenzione, musicisti professionali con una grande passione che dimostrano d’avere in ogni singolo brano che
vanno a comporre questo album.
Valeria Campagnale
80/100